Itinerario di visita

Pensiamo che molti di Voi non siano mai venuti nella nostra piccola città e quindi riteniamo opportuno darvi qualche informazione che possa essere utile per meglio gustare una passeggiata nelle vie del paese.

La nascita di Vigone risale a epoca romana.

Posta all’incrocio della strada che dall’Astigiano andava verso la Val Chisone e quella che da Torino portava verso il Saluzzese è sorta, come tutti i crocevia esistenti, con una vocazione per il commercio e le attività artigianali tipiche dell’epoca (fabbri, maniscalchi, carradori: ovvero gli artigiani che costruiscono e riparano carri), mentre il recupero di terreni coltivabili dato da importanti bonifiche particolarmente intense durante tutto il Medioevo faceva scoprire l’eccezionale fertilità del suolo alluvionale.

Il primo documento in cui compare il nome di Vigone risale al 1100 d. C. in un diploma dell’imperatore Ottone III, conservato nell’Archivio di Stato di Torino. Resta comunque da notare che da tempi lontanissimi Vigone è sempre stato un importante punto di riferimento per tutta la pianura del Pinerolese: basti pensare al mercato settimanale del giovedì ed alle quattro fiere annuali, vivaci punti di scambio da almeno 600 anni.

Ma ora passiamo al contesto urbano.

Non è quello di un centro agricolo, perché conserva l’aspetto di una piccola città che, nonostante le ingiurie del tempo e le distruzioni causate da guerre e saccheggi, i vigonesi hanno saputo mantenere con ferrea volontà, ricostruendo ed abbellendo edifici pubblici e privati.

Di particolare rilevanza storico-artistica sono da citare i tre palazzi  dei signori di Vigone, i Principi d’Acaja, risalenti al Trecento, il Palazzo Sillano, classico esempio di dimora signorile del ‘700 , il Palazzo Baudi di Selve, il grandioso edificio dell’Ospedale, ora adibito a casa di riposo, che all’interno conserva una splendida loggia trecentesca ed un delizioso teatro, come il Palazzo del Comune recentemente restaurato.

L’edificio conserva il notevole archivio storico della comunità, ricco di carte e di pergamene a partire dal XII sec, testimonianza delle vicende del luogo e dell’importanza confermata dai Sovrani per diversi secoli.

Nello scorso luglio il Comune di Vigone, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e Valle d’Aosta e con la Regione Piemonte ha reso pubblico l’inventario delle carte del suo archivio nella collana “Archivi storici comunali” di Hapax editore.

Precedono l’inventario alcuni saggi introduttivi sulla storia dell’archivio stesso, sugli statuti comunali del ‘300, sugli acquartieramenti militari nella zona tra il ‘500 ed il ‘700.

Il volume si trova in vendita presso la locale libreria e oggi al Punto Info di P.zza C. Boetto. Sono poi da percorrere con calma i portici di via Umberto I° e di piazza Palazzo Civico, luoghi di incontri anche col cattivo tempo.

Un cenno particolare per il Teatro Comunale “Selve”, costruito nell’800 e definito un piccolo Carignano per via della sua bellezza. Il Palazzo Luisia, sede della biblioteca Comunale che, oltre a custodire un patrimonio librario di grande valore per quanto riguarda la parte storica e una notevole biblioteca circolante (8000 volumi) , conserva i cartoni degli affreschi dipinti dal nostro concittadino Michele Baretta , nome fra i più illustri dell’arte piemontese del Novecento.

Infine, non è da dimenticare l’edificio di via Umberto I°, costruito nel XIV sec. come sede amministrativa dei beni dei principi d’Acaja.

Subì successive modifiche a partire dal XVII secolo.

Di notevole importanza sono le chiese, monumenti di fede e di arte.

In primo luogo citiamo la chiesa di Santa Maria de Hortis, risalente addirittura al IX dove sono stati recentemente recuperati una serie meravigliosa di affreschi risalenti al ‘300/’400 che erano stati coperti da strati di intonaci e decorazioni successive prive di valore.

Gli esperti della Sovrintendenza sono convinti di essere di fronte a una scoperta di grandissimo valore storico e pittorico. Proseguendo si ha la chiesa di S. Caterina in stile gotico lombardo costruita intorno al 1459; oltre una interessante struttura architettonica, vanta nell’abside un monumentale e stupendo affresco in onore di Santa Caterina dipinto nel 1954 dal Baretta.

L’illustre pittore vigonese si occupò di affrescare la facciata della cappella di S. Defendente, piccolo edificio religioso del XVII sec. situato sulla strada per Villafranca.

Continuiamo con S. Bernardino, seicentesca costruzione in stile barocco, recentemente restaurata e che conserva all’interno dipinti di Giovanni Battista Pozzo (1683/’85).

La chiesa del Gesù, portata a compimento nel 1644 a testimonianza della rinascita di Vigone che fu duramente colpita dalla peste del 1630. Ora, sconsacrata , è diventata proprietà comunale e sede di mostre ed iniziative varie, mentre sono in corso interventi di recupero e restauro.

Vigone è ricca di altrettante chiese “minori”ma non per questo meno importanti dal punto di vista artistico.

Ad esempio la chiesa di S. Giovanni Nepomuceno, che si trova di fronte all’Ospedale. Costruita nel 1761, ora viene adibita a cappella funebre della casa di riposo. Altrettanto importanti sono le chiese di S. Antonio, posta alle porte della città in direzione Pancalieri, quella di S. Bernardo, in direzione Pinerolo, e S. Chiara.

La chiesa di S. Maria del Borgo, imponente costruzione neoclassica (1833/’38) edificata su progetto dell’ing. Talucchi, autore anche del Duomo di Santhià, è da considerare il simbolo di una città che voleva dimostrare una specie di primogenitura nei confronti dei paesi vicini. Di lei è stato detto di tutto: eccessiva, mastodontica, ma resta comunque il simbolo di una città vitale e coraggiosa , che con il contributo in denaro e il lavoro di tutta la città fu eretta in tempi brevissimi.

A cura di Mons. Vallero, all’inizio del ‘900 furono eseguiti splendidi lavori di decorazioni dell’interno. Figurano affreschi e dipinti della scuola torinese del Reffo e dei suoi allievi Siffredi e Guglielmino.

Un edificio del tutto singolare è la cosiddetta “Rotonda” che si trova nelle zona dei Viali Pubblici. Si tratta di una ghiacciaia costruita nel 1835 su progetto dell’ing. Curtial a pianta circolare. Nell’interno un profondo pozzo a struttura conica conteneva il ghiaccio. Adesso, restaurata , è sede della “Pro- Loco”, nonché di mostre varie.

Vigone è bella sia nel centro abitato, sia nell’agro circostante.

Recentemente sono stati recuperati alcuni antichi fontanili, anche grazie alla passione ed intelligenza della Società dei Pescatori Vigonesi. Questo recupero permette già un completo percorso di visita nelle più belle zone della nostra campagna, lungo corsi d’acqua sorgiva, di grande interesse naturalistico e ittico(ricordiamo soltanto la presenza delle lamprede).

Infine, se la coltivazione del mais è da considerare oggi la maggior risorsa della nostra campagna , non dimentichiamo le tradizionali paste di meliga, specialità vigonese che troverete nelle pasticcerie e nelle panetterie. Vi auguriamo una felice giornata di visita e vi assicuriamo che sarete accolti con tanta cordialità e amicizia.

 
 
 
 

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